E poi arriva quel giorno terribile che non si vorrebbe vivere mai. Annaspi, cercando le parole che non si vorrebbero scrivere. Un pugno nello stomaco. Se ne va un amico insostituibile, carissimo, oltre che un poeta e un uomo di cultura straordinario. Non ci sono parole. Forse tu, Vito, le avresti trovate. Ci uniamo, affrante, al dolore indescrivibile di Lida, Ileana, Masino, di tutti i familiari e amici e, ultima ma non ultima, della piccola Luna che Vito tanto amava. Lunedì, giorno del funerale, l’agenzia Scribo rimarrà chiusa.
Il tuo sorriso, Vito, non si spegnerà mai, insieme al bene immenso che ci lega. Tutto cambia ma tutto rimane, quando c’è l’Amore.

Giuseppina e Nicoletta

 

Nei nomi si ritrovano altri secoli
e voci da stupire. Fu un vivere
dentro il sale – tasche larghe
di marinai e piedi scalzi
da gente del Sud -, una ragnatela
di uscite e di ritorni che appena
si ricorda anche se ci canta ancora
il vento delle vele e ci respira
un resto di mondo, ma già vi si sente
l’Europa della razza cristiana – un accordo
di storie nel pugno -, l’anima tenera
dei suoi paesi. Ovunque si è compagni
se si ha occhi buoni
e se si lascia che ogni terra
abbia le sue piccole luci, un solo custode
a vegliare gli amici e le cose.

Vito Moretti

da “Con le mani di ieri”, Carabba, Lanciano 2009, pag. 83